Blog

Musei del Cibo di Parma: dal 1° giugno 2020 riaprono le porte


Un’ottima occasione per valorizzare il territorio e riscoprire le tradizioni che lo fondano: visitare il circuito dei Musei del Cibo di Parma!

 

Se non avete mai visitato il circuito dei Musei del Cibo, a Parma e provincia, il ponte del 2 giugno potrebbe essere un’occasione da non perdere! Dopo la lunga chiusura di questi mesi, infatti, il 1° giugno i Musei riaprono alle visite rispettando tutti i criteri di sicurezza necessari e previsti dalla legge. Si può accedere ai Musei tramite prenotazione obbligatoria.

Il circuito museale dedicato a Parmigiano Reggiano, Pasta, Pomodoro, Vino, Salame e Prosciutto di Parma è stato pensato come un insieme di luoghi-monumento che rendono omaggio alle tradizioni secolari dalle quali sono nati quei prodotti che hanno permesso a Parma di diventare una delle Città della Gastronomia UNESCO. Oltre che una funzione conservativa e commemorativa, i Musei illustrano e dimostrano il valore dei prodotti parmensi, più che mai protagonisti del mangiare all'italiana.

Non a caso, i Musei del Cibo sono nati contestualmente agli itinerari enogastronomici disegnati dall’Amministrazione Provinciale nel lontano 2000, quando un’importante operazione di marketing territoriale ha voluto rivalutare il territorio parmense proprio a partire dalla ricchezza rappresentata da legame territorio-cibo, di cui i Musei sono una tappa fondamentale.

 

La mappa dei Musei del Cibo

I Musei del Cibo sono dislocati nella provincia di Parma. Il Museo etnografico del Parmigiano Reggiano si trova a Soragna, all’interno della Corte Castellazzi. La raccolta del materiale del museo si è svolta su tutte e cinque le provincie in cui il Parmigiano-Reggiano è prodotto. Gli oggetti reperiti si collocano per lo più nell’arco temporale compreso tra la seconda metà dell’Ottocento e la prima metà del Novecento, collocati all’interno del museo proprio come se dovessero “riarredare” un antico caseificio.

Il Museo della Pasta e quello del Pomodoro sono collocati all'interno della Corte di Giarola, tra Collecchio e Ozzano Taro, zona storicamente vocata alla lavorazione del grano e del pomodoro. I percorsi espositivi, collocati all'interno dell'antico granaio della corte rurale, sono suddivisi in varie sezioni che illustrano l’evoluzione storica delle tecniche di coltivazione del grano, dei cereali, così come quella del pomodoro, e tutti i processi da cui si ottengono i prodotti (pasta e conserve).

Le suggestive cantine della Rocca di Sala Baganza sono la sede del Museo del Vino, un percorso espositivo e sensoriale interamente dedicato al vino di Parma, alla sua storia e alla sua cultura, situato al centro di una zona a vocazione vitivinicola da secoli.

Nelle cantine del Castelli di Felino, invece, ha sede il Museo del Salame di maiale di razza nera parmigiana. A Langhirano sorge il più emblematico dei Musei del Cibo, quello del Prosciutto di Parma. Il Museo del Prosciutto e dei Salumi di Parma propone un percorso che consente di ricostruire il processo di produzione, dal suino ai salumi, dei pregevoli prodotti dell’arte salumeria parmense.

Segnaliamo anche il Museo del Culatello di Zibello presso l’Antica Corte Pallavicina di Polesine Parmense: il percorso museale permette di osservare l’affascinante galleria dei culatelli e si conclude con una degustazione del re dei Salumi.

Infine, il Museo del Fungo Porcino di Borgotaro, prodotti dallo straordinario aroma che contribuiscono ad arricchire ancora di più la qualità della Food Valley d’Italia.

 

Informazioni e contatti

Musei del cibo della provincia di Parma

Tel: 0521 931800, prenotazione obbligatoria

https://www.museidelcibo.it/


Altri articoli blog